Rocco Schiavone, ovvero Marco Giallini. Ne vogliamo parlare?
Mi sto rivedendo la serie completa su Raiplay (più o meno l'unica cosa buona della Rai) quando voglio riposare la testa senza leggere il libro del momento, accorgendomi che Marco Giallini è proprio un uomo di gran fascino. Non rientra nella mia idea di bellezza maschile, eppure mi piace. Punto.
Sarà per il personaggio, sarà per la voce bassa e profonda che sfodera magistralmente quando parla, sarà per questi e tanti altri motivi messi insieme, ma a me piace e non ci posso fare niente.
E poi è proprio un grande attore, è uno vero.
Anzi, è un attore che porta in scena la realtà così com'è e come lui la vive: la scena rispecchia la realtà, la realtà si fonde con la scena con armonia e fluidità meravigliose, senza soluzione di continuità.
C'è un altro uomo che che nella realtà non mi stuzzicherebbe ma che da dietro uno schermo invece sì: Ibrahimovic.
Non mi è molto simpatico (anche se è più simpatico di Ronaldo, completamente indigesto, da sempre e sotto qualunque aspetto) ed esteticamente è una bestia, un rude, eppure mi piace.
Ricordo di averlo notato la prima volta vedendo questo spot anni fa, nella mezz'ora di pubblicità che propinano al cinema prima del film e anche qui, vuoi per le immagini e il sonoro dello spot, qualcosa mi ha colpito.
Non saprei dire se fuori dallo schermo e dal campo di calcio entrambi mi farebbero lo stesso effetto, forse Giallini sì e Ibrahimovic no, a occhio, ma per ora è quanto e lo constato col sorriso perché il maritopreferito è l'opposto di entrambi, per cui capisco anche perché la vita va in certi modi e non in altri, e come mai non mi sentirei a mio agio in un ambiente diverso da quello in cui sono nata e cresciuta.
la canzone del giorno è Only love can hurt like this di Paloma Faith: una bianca con la voce da nera.
Love,
MC
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