Sto leggendo Scrivere è un mestiere pericoloso, il secondo libro di Alice Basso e mi sta piacendo da matti. La trama, il suo stile di scrittura, l'ironia, la semplicità e la scorrevolezza sono tali da sembrare di avere davanti una persona che ti racconta le sue cose, con descrizioni, esternazioni di sentimenti e sensazioni, regressioni. Insomma, mi piace proprio. Non la conoscevo e sicuramente leggerò anche i romanzi successivi della serie di Vania Sarca, ghostwriter di una casa editrice di Torino.
Brava Alice, sei proprio brava!
Sono giorni che penso al blog e al fatto che mi piacerebbe proprio scrivere di più e meglio. Saper scrivere qualcosa, qualcosa di diverso da un piccolo post di vaneggiamenti più o meno tali, con un capo e una coda, possibilmente, senza fare uscire la vena che ogni tanto diventa polemica. Scrivere come si deve insomma, con un mio stile chiaro, non dico riconoscibile ma un po' caratterizzante. Personale, ecco. La parola più semplice spesso è quella che meglio descrive.
Insieme a questi pensieri, sto facendo un percorso di coaching, andando dentro di me come non avevo mai pensato di (riuscire a) fare. Guidata da MG con grazia, gentilezza e delicatezza, sto imparando tanto su di me: cose che non sapevo, carichi antichi che non pensavo di avere, da cui prendere solo la parte buona per me oggi perché nonostante tutto, mi merito cose belle.
Forse ne riparlerò.
Love,
MC
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