CONTRO LUCE E CONTRO VENTO
i libri che leggo, i pensieri che mi scorrono nelle sinapsi, la mia vita vissuta e qualche vaneggiamento sulla realtà...
16/09/2025
18/08/2025
11/08/2025
07/08/2025
26/05/2025
Come ho già detto, mio malgrado, ma a pensarci bene, anche no.
Quel giorno mi si sono aperti gli occhi su certe cose, alcune veramente importanti, che non andavano nel mio vivere.
La facciata presa nell’airbag, anche se morbida e attutita, mi ha svegliata: dopo lo shock mi sono resa conto di tutto lo storto che avevo intorno.
Con il maritopreferito sempre più accanto, ho quindi aperto le finestre e creato un vortice tale di corrente che le nuvole dense e nere sotto cui stavo da tanto tempo, sono state spazzate via.
Ho sentito di nuovo di essere una persona intera, trasparente. Libera.
Quindi no, l’incidente non è stato una sciagura e il senso che gli attribuisco oggi, a due anni di distanza, è di gratitudine, perché non so se in sua assenza mi sarei svegliata così bene e così convinta di tornare me stessa.
MC
23/05/2025
Di solito non ne traggo effetti positivi, mi dimentico di contare ed esplodo senza manco il ticchettio da orologeria: deflagrazione istantanea.
Se poi la miccia si accende subito dopo aver staccato dal lavoro e senza aver avuto il silenzio e la distrazione del tragitto lavoro-casa (una delle brutture del lavoro agile) ecco che la deflagrazione dà vita a dei gran begli incendi.
Non so come mai, ma oggi è in corso l’incendio di Los Angeles 2.0.
Non c’è parola che mi venga rivolta che non mi faccia scattare il fastidio, l’insofferenza, la risposta tesa e il rimprovero.
Mi servirebbero venti minuti di nulla, di silenzio e calma ma questo tredicenne alto un metro e settantadue, che quando mi abbraccia, ormai, mi sovrasta quasi, oggi sembra non cogliere il mio disagio e come una pallina che rimbalza va e viene di continuo.
Potei andare fuori in giardino, ma diluvia e di bagnarmi non ne ho voglia.
Gliel'ho chiesto esplicitamente, ma dopo tre minuti si è ripresentato qui nel mio studio con una qualunque domanda.
Insomma privacy inesistente, in questi momenti in cui la solitudine sarebbe curativa.
Mi chiedo come abbiamo fatto a superare il lock down.
E infatti non l’ho gestito benissimo: nei momenti peggiori mi mettevo a camminare intorno alla casa alla disperata, mi chiudevo in bagno per star da sola, bramavo l’uscita per andare a far la coda fuori dal supermercato, che tanto non si poteva toccare nessuno e con le mascherine ci si riconosceva a fatica.
Allora si che raggiungevo l’apice della settimana!
07/02/2025
PAURE
24/01/2025
A CONFRONTO
31/12/2024
RIFLESSIONI
BEST YEAR EVER
L'altro giorno, dopo aver segnato il quarantottesimo libro letto nel 2024, sono tornata indietro con le pagine del mio quadernino e ho notato che questo in conclusione, è stato l'anno in assoluto migliore, per me, riguardo alla lettura, dal 2013 in poi. Non avevo mai letto quarantotto libri in un anno: quasi un libro a settimana. Non male, direi niente male davvero. Nel 2016 avevo raggiunto quota quarantasei, questa volta ho fatto meglio.
Parliamo di libri di varia natura: dai gialli di Agatha Christie, ai rosa di Felicia Kingsley, ai romanzi di Ken Follett, ai saggi di Beppe Severgnini, ai riflessivi di Aldo Cazzullo, ai fantasy di Sarah J. Maas. Insomma, vari ed eventuali scelti secondo quanto avevo letto subito prima o quanto era affaticata la mia mente da tutto il resto della vita in generale: la lettura come terapia -da sempre. Toglietemi i libri e l'ebook, e diventerò matta: un'annoiata, irritabile donna, persa per il mondo. Regalatemi libri o carte regalo da spendere in libreria, e mi farete felice.
Un'attività iniziata negli ultimi tempi e che vorrei far diventare abituale è l'eliminazione di ciò che non mi serve veramente, che sia abbigliamento (se ancora utilizzabile, regalo) bigiotteria o makeup. Quest'ultimo, in particolare, sta diventando via via sempre più basico ed essenziale, voglio tenere solo le cose che effettivamente utilizzo e usare le cose che già ho, evitando di acquistarne di altre, solitamente simili ad altre già presenti. Vorrei limitare gli sprechi di soldi e di materiali. Considerando anche il piacere intrinseco del terminare un prodotto, ne guadagniamo tutti: le mie tasche e l'ambiente.
Voglio proprio portare questo cambiamento nel 2025, farlo diventare una regola, una routine ciclica, per non perderne l'attenzione tra la corrente della vita quotidiana.
Non so bene come ho messo giù questi miei pensieri in questo ultimo dell'anno, forse è qualcosa di sconclusionato...
Ho letto una frase interessante, e a mio avviso molto sensata, scrollando l'Instagram oggi, il cui senso era pressappoco questo: non vi faccio gli auguri di buon anno, ma che abbiate la forza di affrontare ciò che verrà, qualunque cosa sarà.
Love,
MC
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